“Fino a qualche anno fa chi vendeva, o era intenzionato a farlo, ha rifiutato ottime offerte che, purtroppo, non torneranno.

Il settore immobiliare registra un aumento delle vendite nel residenziale anche se i prezzi non sono in aumento, si tratta su tutto in questo momento, anche nel mercato del lusso chi vuole vendere deve trattare il prezzo. Il settore del lusso che seguo in prima battuta, sta registrando un maggior numero di vendite rispetto a qualche anno fa in cui il mercato si era completamente fermato”. Emma Rossi Bernardi è amministratore di Global Luxury Immobiliare,  società di intermediazione immobiliare che nasce a Roma nei primi anni ’90. Specializzata nelle compravendite di immobili residenziali e commerciali, Global Luxury Immobiliare offre ai propri clienti assistenza professionale per tutta la durata del contratto, aiutandoli a risolvere problemi urgenti con consigli pratici attraverso una rete di professionisti qualificati. L’agenzia è iscritta a Fimaa Roma  Associazione di categoria.

Che cos’è Global Luxury Immobiliare?

Diciamo subito che non siamo una comune agenzia immobiliare, ma una società di intermediazione che offre una consulenza a 360 gradi nell’acquisto e nella vendita di immobili residenziali e commerciali in Italia e all’Estero. Lavoriamo essenzialmente nel lusso. Il nostro staff di professionisti garantisce un supporto che va dalla valutazione e perizia dell’immobile all’assistenza e formulazione della proposta di acquisto, fino all’assistenza legale e notarile per l’atto preliminare e l’atto definitivo di compravendita.

Il settore immobiliare, è in una fase di relativa ripresa.

E’ così le transazioni sono aumentate ( Bologna +10 %- Milano + 3,5%, Roma + 3%) nel settore  residenziale delle vendite. C’è  una parentesi positiva. Le vendite sono sicuramente in aumento, ma si tratta su tutto . Diverso è il “nuovo” dove i prezzi sono in aumento in città come per esempio a Milano. Un trend che non ha risparmiato neanche il lusso. Diciamo che questo è un buon momento per chi vuole acquistare, si possono fare dei buoni affari. Per vendere, invece, bisogna abbassare le pretese.

E’ sorpresa da questo andamento o lo aveva in qualche modo messo in preventivo?

In realtà era previsto e gli scenari sono quelli noti ossia un ritorno ai prezzi prima del cambio lira/euro. Il mercato italiano è tra i più depressi a livello europeo. L’immobile non è più un bene rifugio come in passato, un porto sicuro per i propri investimenti, anche perché sono aumentate le tasse sugli immobili e soprattutto sulle seconde case.

Non si salva niente in questo scenario?

Il settore turistico-alberghiero è sicuramente tra quelli più in salute. Insieme all’export ha risentito in maniera marginale della crisi. Il turismo garantisce buoni numeri e anche il settore immobiliare vive una stagione sostanzialmente positiva. Così come tiene il commerciale di lusso, e mi riferisco ad esempio agli immobili di via Condotti a Roma o via Montenapoleone a Milano, dove non registrano particolari difficoltà. Sono zone franche, impermeabili agli umori del mercato, ma è chiaro che parliamo di un’area ben delimitata.

Sull’andamento delle compravendite incide anche la pressione fiscale?

E’ sicuramente un aspetto da tenere sempre ben presente. Siamo infatti in attesa di capire le reali intenzioni del Governo. E’ chiaro che le politiche messe in campo in questi anni non hanno certo giovato al nostro settore. Ma è giusto anche precisare che il mercato immobiliare italiano non è paragonabile, ad esempio, a quello americano. Basti pensare al costo e all’incidenza delle spese condominiali che altrove rappresentano un secondo mutuo. Almeno da questo punto di vista siamo messi decisamente meglio.

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